Pubblicato Lunedì 6 dicembre 2021
Separazione: quando ti manca la terra sotto i piedi
Sembra impossibile ma si può ripartire e ritrovare fiducia
Quando una relazione finisce viene colpita intimamente e violentemente la parte più profonda, fragile, sensibile dell’animo umano. Le certezze vanno in pezzi, i sogni, i desideri, i progetti in comune svaniscono.
Si interrompe di netto la quotidianità a cui si era abituati, le vecchie rassicuranti abitudini volano via insieme a colui o colei che era il porto sicuro, l’altra parte di noi, il nostro compagno di vita.
Possono scaturire una serie di emozioni e sentimenti devastanti e incontrollati, portatori di grande sofferenza.
Le dinamiche emotive sopra citate si attivano soprattutto quando è l’altra persona a chiudere la relazione.
Quando avviene all’improvviso l’impatto è ancora più violento.
Ma anche nei casi in cui la decisione di dire “basta” è stata nostra, si vivono emozioni contrastanti e non facili da gestire.
La fine di una relazione lascia quasi sempre un senso di grande sconfitta personale. Ci si può sentire falliti e incapaci di affrontare le difficoltà.
Quando si viene lasciati ci si sente ingannati e abbandonati proprio dalla persona da cui ci si aspettava amore, sicurezza e protezione.
Si affronta il dolore, spesso, coltivando rabbia e perdendo fiducia verso altri futuri eventuali rapporti.
Quando si lascia, magari dopo un lungo periodo di riflessione non priva di conflitti interiori, ci si sente in colpa per la sofferenza che si infligge all’altro, e ci si pongono domane come:
“Perché non mi accontento mai?”, “perchè non riesco a rimanere stabile in una relazione?" e tanti altri dubbi che possono tormentarci.
Se soffriamo dopo la fine di un rapporto non significa che siamo scarsamente indipendenti o emotivamente immaturi, significa solo che siamo umani e in quanto umani sentiamo la necessità di legami di attaccamento e di condivisione.
La separazione è una vera e propria “perdita” sia fisica che psicologica, viene spesso vissuta in modo simile ad un lutto; è di fatto un trauma che richiede tempo per essere assimilato, una ferita la cui cicatrizzazione richiede cura, impegno e tempo.
E questo vale sia per chi ha lasciato, sia per chi viene lasciato.
I sentimenti cambiano nel tempo e si attraversano diverse fasi: dalla disperazione alla rabbia, dalla rabbia alla rassegnazione, dalla rassegnazione alla chiusura a riccio verso altri contatti umani, dall’isolamento alla successiva ri-entrata nei rapporti interpersonali.
Sono solo esempi di “step” emotivi che si possono vivere ma naturalmente variano a seconda delle persone e delle situazioni.
E’ fondamentale dal punto di vista psicologico poter attraversare ognuna di queste fasi, riuscire a riconoscerle, elaborarle e con pazienza superarle, perché, se ciò non avviene, ci si può trovare congelati in una di esse e si rischia di andare incontro a un deterioramento del proprio stato emotivo, sviluppando uno stato di sofferenza da cui non è semplice uscire.
Le relazioni sono il cuore della nostra vita e molte gioie e sofferenze sono riferite ad esse.
C’è un concetto semplice e fondamentale allo stesso tempo che occorre tenere presente: si può sempre ripartire, si possono ancora coltivare nuovi progetti di vita.
Si tratta di un percorso di “ritorno alla luce” dal buio dello smarrimento, che una persona può fare in autonomia, circondato dall’affetto di amici e parenti, oppure chiedendo e accogliendo l’aiuto di un professionista.
Un supporto psicologico può aiutare ad integrare traumi e sofferenza, a trasformarli in “carburante” per poter andare avanti.
Ri-spalancare le ali della libertà emozionale, alla fiducia in sé e negli altri, è possibile.
Il primo passo è sempre riconoscere di essere in difficoltà e riuscire a chiedere aiuto.
A volte sono sufficienti alcuni consigli, frasi o parole “giuste” che ci aprono un mondo mentale rinnovato, perfetto per noi; a volte occorre un percorso più strutturato e un pochino più di tempo.
Non siamo soli, il deserto che abbiamo creato intorno a noi in certi momenti della vita può essere innaffiato con l’acqua dell’impegno e con l’aiuto di altre persone. E può rifiorire.
Impossibile esaurire un argomento del genere in un articolo, anche perchè ci sono tante situazioni ancora più complesse, ad esempio quando la separazione avviene in un contesto con figli... con questo testo abbiamo condiviso solo alcune riflessioni di un ampio argomento...
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