Pubblicato Lunedì 14 dicembre 2020

Quando i bambini camminano sulle punte

Continuiamo a parlare di neuro-psicomotricità con la dott.ssa Alice Riolo

Quando i bambini camminano sulle punte

La neuopsicomotricista Alice Riolo oggi ci parla dei bambini che camminano sulle punte: se lo fanno, dobbiamo preoccuparci?
Ascoltiamo le parole della dott.ssa Riolo:

"Molto spesso capita di osservare nei bambini un cammino sulle punte. Si tratta di un comportamento che rientra nella normalità fino ai 2-3 anni, oltre tale periodo è consigliato effettuare una visita pediatrica in modo da escludere problematiche più gravi.

La deambulazione sulle punte consente al bambino, ancora immaturo per procedere con un passo sciolto e dinamico, di acquisire un maggior equilibrio in quanto la superficie di appoggio è minore e tende ad essere più veloce. Le dinamiche del passo sono molto complesse e richiedono una mobilità articolare che verrà acquisita nel tempo.

La causa principale del “toe walking” è una retrazione del muscolo del polpaccio (tricipite della sura) o del tendine d’Achille che impedisce una corretta dorsi-flessione del piede.
Può essere del tutto slegato da altre patologie oppure è presente in diversi quadri neurologici, ortopedici e comportamentali: pensiamo per esempio alle paralisi cerebrali infantili, distrofie muscolari, deformazioni congenite del piede, autismo, disturbi dell’apprendimento.

L’intervento è relativo alla gravità della patologia e con un trattamento neuro psicomotorio possiamo agire con uno stretching costante del tendine di Achille sia passivo che attivo.
Anche l’utilizzo di un tutore può aiutare a mantenere l’allungamento mentre nei casi più gravi si ricorre alla chirurgia ortopedica".


Ricordiamo che per chiedere informazioni o fissare un primo appuntamento si può contattare la segreteria di Arbor Vitae: 0541 24822 - segreteria@centroarborvitae.it - Rimini viale R. Baldini 15.

 

 

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