Pubblicato Mercoledì 18 agosto 2021
Terza età come età d'oro: salute e ottimismo
La scienza dell'età che avanza: cambio di paradigma!
Riscopriamo la terza età, i “nuovi anziani”.
Quando parliamo di terza età generalmente si intende quella fase della vita che va da 60 anni in poi.
Oggi stiamo prendendo in considerazione non solo la fase di invecchiamento, ma più propriamente parliamo di “scienza dell’età che avanza”.
Questo periodo può essere vissuto come un'ulteriore “evoluzione”, di conseguenza come un cognitivo-emotivo arricchimento, nonché una preparazione alla cosiddetta "vecchiaia". Oggi, infatti, le potenzialità a disposizione delle persone più mature negli anni, sono innumerevoli al punto da poter diventare fonte di notevole cambiamento positivo.
[In questa ottica il centro Arbor Vitae mette in campo servizi di Sostegno all'invecchiamento attivo e una serie di attività che verranno presentate in una serata informativa gratuita che si terrà il 21 settembre alle ore 20:30 (prenota il posto telefonando allo 0541 24822)]
La terza età in tempi recenti risulta essere un concetto rinnovato.
E' in corso è un vero e proprio cambio di paradigma
Spesso diamo maggiore peso agli aspetti negativi che caratterizzano questa fase. Liberati dalle apprensioni del lavoro “obbligatorio”, oggi gli anziani beneficiano di privilegi considerevoli. Ad esempio reddito disponibile (generalmente), salute fisica, autonomia logistica, possibilità di “avere tempo” (per l'amicizia e l'affettività, per la sessualità e lo studio, per i viaggi e il divertimento).
La terza età, opportunamente reinventata e riformulata, può essere vissuta in maniera soddisfacente.
L'essere umano è cambiato.
L'allungamento della vita porta in considerazione una terza età come non più l'ultimo gradino del ciclo esistenziale.
Se il vecchio modello era “terza età = malattia-disagio e pessimismo”, il nuovo modello è “terza età” = salute-benessere e ottimismo”. La vecchia “vecchiaia” sta scomparendo (almeno nel mondo occidentale), a favore di una “terza età giovane”.
C'è ancora “spazio per la vita”.
Oggi, in generale, l'anziano gode di buona salute e ha "un gusto per la vita". Il nuovo concetto di terza età, è quello di un tempo senza età, una nuova
fase della vita ricca di cultura, buona salute e saggezza.
Il “nuovo anziano” è una persona equilibrata, senza eccessi o abusi, fa tutto con moderazione.
Sempre più determinato e motivato.
Il tempo libero è impiegato per fare gite fuori porta, eventi culturali, a fare i nonni, praticare sport non particolarmente esigenti e a nuove interessanti passioni.
Ora il “nuovo anziano” non rispecchia più il concetto di distacco e abbandono, una continua e inesorabile perdita di interesse verso la vita.
Possiamo vedere il “nuovo anziano” come un individuo che adotta i principi dell’ “invecchiamento di successo” come possiamo leggere nel lavoro di Havighurst (1963), Baltes & Baltes.
L’anziano come siamo abituati a intenderlo disincentiva e disimpegna se stesso mentre il “nuovo anziano” è una persona impegnata (nuovamente impegnata).
Naturalmente questo vale in un contesto in cui la società stessa è aperta e attiva nell'accoglienza della persona anziana, è quindi un "divenire" che deve rigaurdare non solo il singolo ma l'intera collettività in cui ogni età trova il suo spazio di realizzazione.
L’invecchiamento può essere rallentato.
Sebbene sia innegabile che un declino fisico inizi con la terza età, è altrettanto innegabile che questa fase di declino può essere fortemente rallentata; a volte, anche invertito, con una crescita mentale (oltre che affettiva e emotiva).
Il tempo potrà essere “sfidato”, rallentato, fermato e alle volte anche invertito.
Certo, non tutti gli anziani sono pronti per divenire questo tipo di figura, né sanno come farlo.
Non tutti sono sani, calmi, buoni e saggi.
Tuttavia è proprio la cultura, arricchita con la psicologia della salute, che può evitare frustrazioni e delusioni, o almeno evitare certe eccessi patologici e patogeni.
Per ricevere informazioni sui servizi di sostegno alla terza età si prega di contattare la segreteria: 0541 24822 - segreteria@centroarborvitae.it
I servizi sono attivi nelle sedi di Rimini, Riccione e Savignano sul Rubicone.