Pubblicato Lunedì 29 marzo 2021
Bambini a casa: routine e tempo per sè
E il tempo senza fare nulla può essere un tempo ricco
La gestione della famiglia per tanto tempo sotto lo stesso tetto non sempre è facile, soprattutto è impegnativa, o vissuta come tale, la presenza dei bambini in casa per tante ore, incluse quelle di didattica a distanza.
La dott.ssa Martina Di Matteo (psicologa) condivide qualche spunto di riflessione:
“le cose da fare con i nostri figli possono essere tante e sicuramente molti genitori le hanno messe in pratica in questi mesi: giocare insieme, disegnare, guardare un film, preparare un piatto da condividere. Quello che vorrei aggiungere è che può essere utile inserire questi momenti in una sorta di routine quotidiana”.
La routine è utile soprattutto per i più piccoli: “se si riescono ad avere dei ritmi scanditi durante la giornata questo aiuta i bambini a sentirsi rassicurati, a sentirsi meno in balìa di una situazione nuova.
Si tratta di mantenere dei momenti fissi nell’arco della giornata: ad esempio il momento della merenda o alcuni “ruoli” che i bambini avevano a scuola, ad esempio il ‘portatore del pane’ a tavola. I ‘compiti’ casalinghi possono essere anche inventati e poi mantenuti nel tempo per creare un ritmo-routine che abbia una dimensione stabili-rassicurante in un periodo così pieno d’incertezze”.
Per gli adolescenti e pre-adolescenti può invece essere importante avere dei momenti e degli spazi tutti per sé: “può essere la camera o un’altra zona della casa, avere il proprio ‘luogo sicuro’ , un posto in cui mi raccolgo, un tempo tutto mio che va rispettato”. Questo spazio-tempo per sé è importante anche per gli adulti, non solo per i nostri ragazzi.
L’argomento sulla gestione del tempo con i nostri figli, piccoli o grandicelli, è molto ampio e non può essere esaurito in un articolo, ma è importante aggiungere un’ulteriore considerazione:
“Non sempre sapremo cosa fare, non sempre avremo pronte delle idee o delle attività da proporre ai bambini, in quel caso non entriamo in ansia – spiega la dott.ssa Di Matteo – a volte si può occupare il tempo semplicemente non facendo niente. Non è un tempo vuoto, è un tempo pieno, è comunque un momento di relazione e in quanto tale, produttivo ed utile”.
Infine, non è escluso che i nostri figli possano vivere fasi di regressione o di aggressività: “sono situazioni che di solito il genitore riconosce e non devono subito destare preoccupazione in quanto possono essere mere richieste di più attenzione in questo momento particolare di vita”.
L’importante è “contestualizzarli dentro il contesto di ‘zona rossa', dentro un periodo di ‘pandemia’ in cui quasi ogni cosa ‘normale’ è stata stravolta. Quindi il consiglio è di monitorare senza ansie ed eventualmente, se questi momenti perdurano e preoccupano, chiedere consiglio ad un professionista”
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