Pubblicato Mercoledì 30 ottobre 2019
Generazione Social: addio alle corse sui prati?
Cellulare e internet: l'illusione della felicità mentre ci perdiamo la vita
"Mi manca sentire la magia dell autunno nell’aria, il rumore del vento che fa danzare le foglie e rimbalzare le voci dei bambini che giocano.
Penso a quelle domeniche di ottobre tra le vie del centro e il profumo delle castagne appena cotte; a quei pomeriggi passati a ridere con gli amici, quando ancora la voce e lo sguardo erano piú importanti di un sms o di un like su facebook.
Oggi non è piú lo stesso!
I bambini non sanno piú cosa significhi tornare a casa stanchi la sera ma felici per aver corso, riso, e perchè no, magari anche litigato con un amichetto per qualche incomprensione.
Mi capita spesso di passeggiare e vederli seduti ricurvi sulla panchina, con in mano il cellulare. Li vedo vicini ma troppo distanti.
Sono diventati incapaci di osservare.
Non hanno piú bisogno di scoprire il mondo, perchè ogni cosa puó essere cercata in internet e ogni particolare puó essere visto.
Aveva ragione Einstein quando disse: “Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti”.
Non voglio peró farne una colpa solo alla “nuova” generazione, perchè chiunque puó essere colpito da questa nuova malattia.
Probabilmente alla parola “malattia" molti di voi avranno riso o pensato che sia un termine esagerato, ma per me non è cosí.
Come chiamate qualcosa che seppur consapevoli che vi faccia del male, non riuscite a farne a meno?
Si tratta di DIPENDENZA vera e propria. Quando il mondo reale viene messo da parte e sostituito da uno che di vero, ha poco e niente.
L’essere umano per sua natura ha l'istinto e il dovere di proteggersi, ed è qui peró che entra in gioco la sua fragilità. Crescendo in un mondo dove l intelligenza emotiva sta diventando un tabú, si trova con un carico troppo pesante da gestire. Non sa fronteggiare le difficoltà e non sa che strategie usare.
Ecco che entra in gioco il virtuale.
Ció che fa star male viene accantonato invece che affrontato, e questo da soddisfazione.
Ma come ogni dipendenza, quella che sembra felicità non è altro che un'illusione.
La vita è una ed è fatta di cose vere, non è dentro ad un cellulare!"
Chiara Sapucci
Abbiamo condiviso questa bellissima testimonianza scritta dalla nostra collaboratrice Chiara che ce l'ha inviata in questi giorni, dopo averla scritta "di getto", come si dice... Sentendo fino in fondo ogni parola. E noi la ringraziamo per questo e vogliamo diffondere il suo testo attraverso questo blog.
Mercoledì 20 novembre il dott. Lorenzo Berti (psicologo e psicoterapeuta), terrà una conferenza gratuita sui pericoli del web dal titolo Generazione Social, un'occasione per conoscere meglio il problema e capire insieme come affrontarlo.
La conferenza sarà nel nostro Centro in viale R. Baldini 15. Consigliamo di prenotare il posto: 0541 24822 - segreteria@centroarborvitae.it